E loro mi ringraziano con un salto
Passo del tempo, soprattutto in inverno, a scegliere le piume migliori; quelle più lunghe e leggere. E poi le avvolgo, tenendo fermo il calamo centrale, assieme a fili d’argento e pellicce dai colori naturali, idee concrete o strampalate, qualche sogno semplice e gratuito, vissuto a occhi aperti. Chiudo con un primo nodo. Aggiungo in seconda battuta un mucchio di ricordi, d’immagini fuori fuoco, qualche rimpianto ma anche tante buone speranze. Ben poco opportunismo, mio malgrado, un nonnulla d’ironia e quanto occorre di fantasia, tanta farina del mio sacco, molti viaggi per il mondo a cercare il significato di.
Le mie mosche sono fatte così.
Le metto in tasca e cammino quanto basta. Lancio le mosche in acque veloci, correnti. Intravedo i pesci, lucidi come metalli preziosi. Un primo tentativo, un nuovo assalto. E loro mi ringraziano con un salto.
Vanni Marchioni