A pesca in inverno
di Vanni Marchioni
Non è una rubrica sugli itinerari invernali, tutt’altro.
È proprio il contrario, se vogliamo dirla tutta. Invece del laghetto-lager, suggeriamo di esercitarci nella posa della mosca su acque veloci. È vietata la pesca alla trota in inverno, approfittiamo per non-pescare. Fattivamente a gennaio è altamente improbabile vedere una bollata sul nostro artificiale. Ed è proprio in questa fase, in questa stagione, che si verificano le condizioni ottimali per un buon esercizio su campo. Anzi su torrente. Perché i livelli sono perfetti, devono ancora sciogliersi le nevi o arrivare i grandi temporali di primavera e soprattutto siamo liberi da ogni velleità di cattura.
Non ci saranno predatori in caccia ad attendere le nostre mosche in inverno. Le trote saranno ben rintanate nei loro anfratti, saldamente in profondità e comunque non attive. Quale momento migliore per lanciare? La presenza di un pesce – una potenziale cattura – distoglie la mente dall’esercizio, è naturale che avvenga. A volte basta una bollata per perdere la concentrazione dovuta, o ancora peggio, è di sovente sufficiente individuare una trota sotto una frasca o dietro una pietra.
L’inverno è una stagione magnifica, sotto questo aspetto. Training di lancio, posa e recupero dell’artificiale e via dicendo. Ma anche e soprattutto etica di approccio, osservazione, codifica delle informazioni. Analisi delle tensioni superficiali, delle correnti visibili e non. C’è tutto, o quasi. Mancano solo gli insetti, ma quelli arriveranno.
Vanni Marchioni