Basta Czech Nymphing!

Basta Czech Nymphing nelle zone a Mosca! di Günter Feuerstein (traduzione Barbara Panizzolo)

http://www.g-feuerstein.com/Czech_Nymphing.html

Articolo segnalatoci in data 23.12.2010 da Gianluca Nocentini


Sebbene fosse più di 30 anni fa ricordo abbastanza bene la volta in cui io ed i miei amici iniziammo a pescare con la mosca. Da quel giorno in avanti ci siamo innamorati dell’eleganza della lenza che si srotola nell’aria portando le nostre mosche verso l’obiettivo. Nessuna canna lunga, nessuna attrezzatura pesante, solamente una mosca artificiale lanciata con un filo di un certo peso chiamato coda. È stata una sensazione splendida! Qualcosa di totalmente nuovo. Amammo questa tecnica e ancora oggi è così.

La bellezza della coda che si srotola è ciò che rende la pesca a mosca speciale ed è ciò che fa la sostanziale differenza rispetto ai  tipi di pesca in cui si scaglia solamente un peso senza compiere alcun falso lancio. Pescammo prima con la mosca secca, visto che questo tipo di pesca era per noi il metodo più spettacolare. Alla fine degli anni settanta provammo ad iniziare usando i primi artificiali sommersi detti anche Ninfe. Quella volta pescammo nel Bregenzer e nel Dombimer Ache , due dei maggiori fiumi in Voralberg, la provincia nell’estremo ovest dell’Austria.

Mentre nel possente Bregenzer Ach c’era una grande corrente (oggi molto più ridotta a causa degli impianti per la produzione di energia idroeletrica) il nostro fiume “di casa”,  il Dombimer Ache, era diverso. Molti posti non permettevano di combinare la pesca a monte e a valle con le grandi correnti  perché nella parte del fiume dove le trote erano abbondanti esisstevano molti piccoli sbarramenti e piccole cascate a volte di 2-5 m di lunghezza. Ciò ci forzò ad usare una differente tecnica per catturare i pesci. Infatti, la tecnica che usavamo non era nient’altro che l’ultima parte della comune tecnica della ninfa a risalire. Prima la ninfa era portata a monte con un lancio dolce in modo che affondasse velocemente. Dopo aver accorciato la lenza per non consentire alcun rilassamento ed aver iniziato ad alzare la canna di un poco per avere una buona visuale sull’estremità della lenza (o leader) per individuare eventuali abboccate e rispondere con un veloce ferrata. Più la ninfa era vicina alla nostra posizione più alzavamo le nostre canne per fare si che la corrente fosse più lenta e per trattenere la ninfa sul fondo del letto del fiume. Questa posizione con la canna tenuta in alto era specialmente usata dietro alle rocce dal momento che non vi erano altre possibilità di cattura se non pescando in questo modo. Ma malgrado la sua  efficacia e pur considerando il fatto che stessimo usando solo ninfe comuni e non artificiali dal peso elevato, noi non eravamo molto appassionati di questo metodo  di pesca. A noi piaceva vedere un bel loop che si muove nell’aria trasportando le nostre ninfe verso il bersaglio.

L’inizio del cattivo sviluppo

Negli anni ottanta i campionati di pesca iniziarono a diventare popolari. La FIPS Mouche iniziò ad organizzare campionati di pesca a mosca. Uno di questi campionati si svolse in Polonia, ma la popolazione locale non aveva lenze adatte. Per tale motivo essi furono autorizzati ad usare anche monofilamenti comuni. Essi annodavano un monofilamento dello 0,50 direttamente alla fine della canna. L’unica possibilità  per loro era di pescare con mosche molto pesanti su corte distanze; rimanevano infatti in pesca più o meno direttamente sotto la cima della loro canna.  Essi facevano solamente roteare le mosche sul fondo per pochi secondi. Era una vecchia tecnica usata anche dai bracconieri con i vermi negli anni passati. Accadde l’inaspettato. I polacchi vinsero il campionato e l’anno successivo diventarono perfino campioni del mondo !

Una volta venuti a contatto con questa tecnica i membri del Team Ceco iniziarono ad impararla e due anni dopo nel 1986 vinsero il campionato del mondo. Subito dopo la nuova tecnica divenne popolare e furono scritti articoli in molti giornali in cui i cechi elogiarono la loro tecnica che venne definita appunto:  “pesca a Ninfa Ceca “. Era qualcosa di nuovo?  No, ma era sicuramente un mezzo buono  per vendere le Ninfe Ceche. La domanda che ci dobbiamo porre è se questa è veramente pesca a mosca? Secondo il mio parere non lo è, ma forse per altri si; questo dipende da cosa significhi per voi la pesca a mosca.

Di cosa tratta la pesca con la mosca?

Se chiamate pesca a mosca la pesca con un buldo e mosche asciutte, allora la pesca Ceca con le ninfe è anch’essa pesca a mosca. Se siete dell’idea che la pesca a mosca sia fatta con una coda di topo per trasportare la vostra mosca, ninfa o il vostro streamer verso il bersaglio allora non lo è. Come alibi ponderato, le mosche fino a 10g e più ( l’amo piombato come peso terminale è troppo piccolo per catturare pesci) erano e sono tutt’ora utilizzate per la pesca a ninfa Ceca in situazioni speciali, è ovvio che è impossibile fare qualsiasi falso lancio in overhead con esse (non con una tecnica corretta e canne per code da 3 a 6). Abbastanza spesso si vedono questi pescatori a ninfa ceca che pescano addirittura con i soli finali usando solo un metro di lenza al di fuori della vetta della canna e alcune volte perfino meno di un metro.

Se la lenza non è usata come peso per trasportare la mosca o la ninfa verso il bersaglio, ma  abbiamo una ninfa pesante all’estremità od un sistema di ninfe è utilizzato come un peso per il lancio, secondo me non possiamo più parlare di pesca con la mosca.

Se ci limitiamo al solo modo con cui si può prendere un pesce con una ninfa, allora non importa quale attrezzatura si utilizzi, ognuno può pescare con questo sistema con molta più efficienza. In Austria dove sono nato, il Tirolerhölzl fu creato molto tempo fa per pescare con sistemi di ninfe multiple specialmente per il temolo utilizzando una canna da spinning o da match light. Questa tecnica è veramente micidiale e proprio per il numero in diminuzione di temoli e persino la possibilità di catturare anche con pesci già attaccati all’amo intenzionalmente, la Tirolerhölzl è stata nel frattempo vietata dalla legge in molti fiumi austriaci e in tutte le province dell’Austria.

In Austria è stato riconosciuto che questo è un metodo di pesca pericoloso e si proverà probabilmente a proibirlo del tutto.  Ma adesso questa tecnica prova  a rientrare nelle acque attraverso la porta secondaria, addirittura con  la mosca, con un nuovo nominativo e nascosto sotto l’aspetto dell’essere un metodo di pesca a mosca. Che sviluppo ridicolo!

Con ciò voglio chiedere a tutti i Proprietari di acque dove si può praticare la sola pesca a mosca di pensare a nuovi regolamenti che riguardano questo sviluppo e le attrezzatura.

Secondo me sarebbe una buona decisione bandire tutte le ninfe, i sistemi ninfa e gli streamers che non possono essere lanciati utilizzando lanci in overhead e falsi lanci su una distanza media di 15 m. La coda deve essere usata per trasportare le nostre esche al pesce altrimenti, a lungo andare, perderemo questa tecnica tradizionale. La storia ha provato che tutti gli sviluppi che portano ad un progresso (in questo caso alla cattura di più pesci) fanno si che sia difficile per non dire quasi impossibile tornare indietro.

Secondo la mia opinione la pesca con la ninfa ceca non deve essere proibita, ma deve essere proibita in tutte le acque con regolamento specifico per pesca la pesca a mosca!

Per favore supportate il mio tentativo di preservare la pesca a mosca come un modo unico,bello ed elegante di catturare i pesci e di cambiare le regole nelle vostre zone per la pesca a mosca in modo che la tecnica di pesca con la ninfa ceca non possa essere più usata in questi luoghi!

Vi prego di diffondere questa e-mail per preservare il nostro unico e bellissimo modo di pescare a lungo.