“Guardare il fiume che è di tempo e acqua
e pensare che il tempo è un altro fiume,
sapere che ci perdiamo come il fiume
e che i volti passano come l’acqua”
Pensare al mio fiume che è di tempo ed acqua
vivere sognando sul fiume nuovo tempo
e sapere che lontano il tempo e solo attesa
Sentire finalmente sul corpo il fluire
Sollevare, volteggiare, fendere, angolare
Scandire il tempo aspirando a bellezza … e perfezione
Posare infine l’artificio che è apparenza
e nell’attimo misurato da un riflesso e da un’ombra
capire che l’uomo, il fiume e il tempo … sono una cosa sola
Lei sale, abbocca, come nel sogno ricorrente
e nell’attimo, fra luce e ombra, dove il tempo incontra il sogno
trovare se stessi nel “fiume interminabile, che passa e resta”.
Roberto Picchiarati